Da un caffè di Maputo, un giorno di festa azionale

di Adriana Nannicini

 

 

Qui è davvero molto caldo e ogni passo costa fatica, non ho aria cond a casa e non ho ancora un uff, così giro da quello centrale della cooperazione a quello decentrato in università, via taxi bollenti, certo più comodi di uno strapuntino sul pulmino, ma comunque..ho caldo, la pressione bassa, la diarrea del caldo e un gran mal di denti, già visto dentista sudafricano per organizzare tutto il necessario: impianto!!!
oggi giorno di festa nazionale: giorno degli eroi, in realtà è il giorno della morte del 1° presidente del frelimo, ucciso da un pacco bomba quando erano ancora a Dar Es Salaam nel 69, Eduardo Mondlane, doveva essere davvero un gran personaggio: figlio di analfabeti, allevato da mamma e nonna poverissime, frequenta la scuola protestante e poi viene mandato negli USA a studiare, diventa prof universitario, funzionario delle Nazioni Unite e poi con altri fonda il Frelimo, per conquistare l'indipendenza con le armi
a tanto portò la frequentazione dell'occidente
sposò poi Janet, americana bianca e bionda che da allora vive qui

sono andata alla presentazione di un libro della scrittrice mozambicana di cui scrivevo nel raccontino sul corpo degli altri, Paulina Chiziane
e lei davvero quando apre gli occhi e parla, diventa una grande raccontatrice di storie, perfino alla presentazione del suo libro, intitolato "le rondini" di cui il racconto centrale parla appunto di Mondlane e delle donne che lo allevarono e lo educarono, a non temere la povertà

ho un'ospite a casa, Maria, infermiera milanese, ormai mozambicana, qui fin dal 70 credo, una signora alta magra, di passaggio tra una zona rurale e l'altra..a lei la città non piace ed è in attesa di spostarsi in un nuovo "mato" per un nuovo lavoro

a me la città piace, ma ancora non sono stata nelle campagne, il mio progetto avrà una sua concretezza nei prossimi mesi, spero fin da febbraio, sia qui con le donne femministe che nella provincia
per ora è un gran lavoro preparatorio, sia di burocrazie italiane che di contatti e burocrazie mozambicane
giro con il telefono, il mio amatissimo computer e questo bar " nautilus" con wifi può essere il mio ufficio un sacco di volte..a parte riunioni, incontri, etc
un sacco di gente( vari colori e nazionalità) è qui con il suo computer, i ragazzi fuori vendono i quotidiani, le sigarette, il caju

sto allestendo e arredando la mia casa, una fatica..ma ho dei bei tavoli di meravigliosi legni africani..tra 60 giorni!!!!
e finalmente la zanzariera sul materasso, che invece è ancora per terra
dormire con la zanzariera è una meraviglia, intanto si dorme e poi si è un poco distanti dal mondo, compresa la sveglia
io mi sveglio da sola tra l 6 e le 6,10, esagerato..prima delle 8 nessuno lavora, solo qualche telefonata dalle 7 capita
Olimpia che viene a fare le pulizie, non sa bene che pulire, così la lavatrice che ho comprato è sbagliata: modello americano, entra acqua già calda ..quindi qui entra acqua fredda soltanto!!!!e fa solo programma lenzuoli..con acqua fredda
così Olimpia lava, cosa che qui fanno tutte le donne delle pulizie normalmente, ed è più soddisfatta, guarda perplessa questa casa così "semplice"( parole testuali)

ieri sono andata con maria al Musart, cioè al museo d'arte, dove c'è anche un grande giardino, dove c'è l'atelier degli scultori makonde, cioè gente del Nord, famosa per la visonarietà delle sculture, quelli che ti mostrano come l'ebano - chiamato pau preto- abbia anche varietà come pau rosa/ pau ferro..etc
e uno di questi frederico sta scolpendo un tronco di pauferro per Maria..ieri ho ascoltato la loro discussione sull'opera, prima di soccombere al caldo ..
forse tra un pò viene un temporale, ci contiamo tutti

domani ricomincio con le riunioni in città, con la ricerca di un'auto, con .
compro i strada dei vari DVD, copie pirata perfette, inglese con sottotitoli i portoghese, alla seconda visione ho capito sempre tutto
così non resto indietro con la filmografia hollywodiana
"australia" "revolutionary road" "007" challenging e altri
mi piacciono tutti
ho già cambiato banca: ne volevo una più rapida..e ci sono anche qste infatti, le impiegate che mi hanno ricevuto per aprire il conto sono donne, eleganti fascinose, giovanissime: una africana nera, una africana indiana

andrò nei distretti e allora i racconti saranno diversi, ho assunto 2 donne nel progetto
1 contabile di circa 50anni, 10 anni con la coop tedesca: mi serve una persona che capisca di soldi tutto quello che non capisco io
e 1 assistente di progetto che ha lavorato nel ministero delle donne al Nord e che vuole cambiare, guadagnare di più, fare un'altra esperienza: cambierà casa, regione, ha già 32 anni!!laureata in antropologia...non ancora sposata
vedremo
la Coop Italiana assume poco i cosiddetti " locali", il mio appare ai colleghi quasi un azzardo, ma si sa che siano convinti che  "quelle del genere" devono essere un pò stravaganti. vediamo come andrà.

peraltro scopro che cìè anche una scena LGBT, giornali, riunioni, certo più nel giro intellettuale, ma tra i gay mi dicono esserci un gran giro, poco pubblico, mah

il mio partner nella parte radio del progetto è una associazione di radio comunitarie, quello che sta nella provincia dove lavoro io si chiama Geronimo, è bravo, competente, con un sacco di idee
e infatti è stato eletto presidente nazionale e io rischio di perdere, causa brillante bruciante carriera, il mio migliore alleato

ecco questa volta ho raccontato un pò di come vivo qui, per non essere troppo di corsa, troppo avara

quello che leggo in questi ultimi giorni sui giornali italiani on line mi fa rabbrividire, mi raccapriccia
e si, penso che questo intervallo in africa sia buono per me, anche se è un africa "normale" ormai, poco esotica
eppure ho le palme in cortile, l'oceano subito lì, formiche e scarafaggi in quantità, gente che grida di notte, canti come ninna nanna se sono fortunata, e caldo
però africa normale: bar, gente che lavora ( con calma alcuni, altre- soprattutto le donne- molto moltissimo fanno 3 parti quelle che sono brave e competenti)
la ragazza che vendeva le lampade in negozio ( ne ho comprate 2, scontate) fa anche filosofia alla università Mondlane appunto, quella statale
e il tassista legge la mia scrittrice
ecco penso che questa africa normale, senza guerre, senza eccidi sia poco raccontata e mi piacerebbe saperlo fare
intanto per tutti/e voi ci provo

03-02-09